da Il Giornale di Vicenza di sabato 07/12/2013
Sono stati riscontrati indici di cloruro di vinile monomero superiori più del doppio del consentito. Il medico: “Effetti cancerogeni si verificano solo in concentrazioni molto maggiori”. Dai rubinetti delle zone servite ora esce acqua di un altro pozzoVICENZA. Acque Vicentine è intervenuta sull’acquedotto in seguito alla segnalazione dell’Ulss 6 di valori di cloruro di vinile monomero (cvm) in quantità superiore alla soglia nella zona servita dal pozzo di Bertesina, riportando la situazione entro i limiti fissati dalla legge. E’ quanto riferito questa mattina in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dei sindaci di Vicenza, Achille Variati, di Torri di Quartesolo, Diego Marchioro, di Quinto Vicentino, Renzo Segato, del direttore generale di Acque Vicentine, Fabio Trolese e del direttore del centro idrico di Novoledo, Lorenzo Altissimo.
LE ANALISI. Le analisi fatte da Ulss 6 e Arpav avevano segnalato la presenza di un valore di 1,1 microgrammi per litro di cloruro di vinile monomero in uscita dal pozzo di Bertesina. Un valore superiore al limite di 0,5 microgrammi per litro fissato dalla legge. Gli altri controlli effettuati da Ulss 6 e Arpav nel resto della rete non hanno rilevato valori fuori norma.
L’INTERVENTO. Appena ricevuta la segnalazione da parte dell’Ulss, il gestore Acque Vicentine è intervenuto per isolare il pozzo di Bertesina, uno dei quattro totali della rete, che serve la parte est della città e anche la zona di Villaggio Montegrappa a Quinto Vicentino, la zona destra Tesina di Torri di Quartesolo e Lisiera a Bolzano Vicentino; in sostituzione dell’attività del pozzo di Bertesina, è stata immessa nella rete l’acqua del pozzo Bedin dove le analisi non hanno registrato alcun valore anomalo. Stesso esito per tutte le altre analisi effettuate sul resto delle rete.
NESSUNA ORDINANZA. In seguito alla riunione di ieri all’Ulss 6 in cui è stata analizzata la situazione con Acque Vicentine, Arpav, Centro idrico di Novoledo e Comune, l’Ulss 6 non ha rilevato la necessità di procedere con ordinanze o prescrizioni alla cittadinanza riscontrando la piena potabilità dell’acqua dopo l’intervento.
EFFETTI SULLA SALUTE. I sindaci hanno chiesto informazioni dettagliate al direttore generale dell’Ulss Ermanno Angonese sui possibili effetti sulla salute del cvm. La risposta ufficiale è stata anticipata dal dottor Dario Foà del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dell’Ulss che ha segnalato che i valori riscontrati nel pozzo di Bertesina sono molto lontani dagli indici di tossicità in grado di creare rischi per la salute. Potenziali effetti cancerogeni si verificano infatti solo in caso di concentrazioni molto più alte di quella riscontrata nell’acquedotto.
LA BONIFICA. Acque Vicentine sta intervenendo sul pozzo di Bertesina, attualmente inattivo e isolato dal resto della rete, per riportare i valori nella norma attraverso l’abbattimento del cvm: quando le operazioni saranno concluse con esito positivo, il pozzo potrà tornare in funzione. Il cloruro di vinile monomero è un gas che ha origine dalla degradazione del percloroetilene; secondo le prime ipotesi, la provenienza del percloroetilene sarebbe rintracciabile negli scarichi degli anni ’60 di industrie tessili e meccaniche dell’Alto Vicentino. La degradazione del percloroetilene è avvenuta nel corso dei decenni nella falde più profonde, a circa 180 metri di profondità in assenza di ossigeno, dando origine al cvm.